Premessa
Il 7 marzo 2026 si giunge al traguardo del VI centenario della prima apparizione della Madonna sul colle Berico, in periodo segnato tragicamente da continue ondate di peste, che colpirono per un ventennio la città senza dar tregua al pianto e alla desolazione e all’impoverimento. Ciò che videro gli occhi dell’anziana testimone dell’evento mariofanico, Vincenza Pasini, sollecitò un nuovo corso della storia della città che il 25 agosto 1428, condotta dal vescovo Pietro Emiliani, iniziò a costruire un tempio di pietra, inizialmente piccolo, ma destinato a diventare un baluardo spirituale di Luce sopra la città sia in tempi sereni che di avversità, pronto a offrire riparo e consolazione al popolo in cammino.
Se ora desideriamo celebrare questo grande anniversario con tutta la nostra gratitudine ed entusiasmo, è perché non parliamo di una devozione remota, ma di un sentimento religioso vivo e vibrante che nel tempo ha travalicato i confini regionali, entrando nel cuore e sollecitando i passi dei pellegrini di tutto il mondo. Perché questo colle, santificato dal presidio costante della Madre di Dio, dona costantemente una “speranza certa che nelle burrascose vicende della vita”, invitandoci ad avere fiducia e a continuare a sperare” (cfr. Papa Francesco, Spes non confundit, 2024, n. 24, p. 33).
Teniamo, dunque, viva e feconda la memoria della promessa della Beata Vergine che il popolo vicentino serba nel cuore da sei secoli: “Tutti coloro che visiteranno devotamente la mia chiesa, nelle solennità e nella prima domenica di ogni mese, saranno perdonati dalla generosa grazia e misericordia di Dio, e sarà concessa a loro una benedizione dalla stessa mia mano” (cfr. Processus, 1430-1431, I).
Perchè la “Rinascita”, oggi?
Siamo “nati per rinascere”! Quest’esortazione spirituale risuona con straordinaria potenza nel Santuario di Monte Berico che, sin dalle sue origini, si rivela come un luogo in cui far sbocciare il ramo spoglio del calicanto. Narrano le fonti che la Regina celeste apparve davanti allo sguardo commosso di donna Vincenza Pasini ‒ testimone e portavoce di quel messaggio della speranza, del riscatto, della grazia ‒, in un momento storico segnato da un ventennio di peste che flagellò il territorio, provocando numerose vittime e disseminando disperazione e povertà della popolazione.
Ora come sempre la rinascita è una liberazione dalle carceri interiori della paura, della sfiducia, dello sconforto, della indifferenza e dell’egoismo che aggrediscono e debilitano il nostro spirito, recando danno anche alla salute fisica dell’individuo e del corpo sociale. Per rinascere si intende ricostruirsi insieme come comunità fraterna e solidale, fatta da molte membra e da tanti talenti diversi, messi consapevolmente al servizio di tutti, soprattutto dei più fragili: “Vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti. A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune” (1Cor 12,4).
Rinascere, dunque, nel senso di servizio e della comunione, sotto la protezione della Mater Misericordiae, per dare slancio al vivere assieme una tradizione piena di nuovi germogli spirituali.
Logo dell’anno Giubilare Mariano e della Rinascita
L’11 marzo 2023 all’Auditorium del Polo Universitario all’interno del convegno Il Santuario di Monte Berico spazio sacro voluto da Santa Maria, in presenza del Vescovo Giuliano Brugnotto, sono stati proclamati i vincitori del concorso promosso dalla comunità dei Servi di Maria, in collaborazione con l’Assessorato all’Istruzione del Comune di Vicenza, per l’idealizzazione del logo per l’Anno Giubilare Mariano e della Rinascita 2026.
Rivolto alle scuole primarie e secondarie di primo grado, questo concorso creativo e inclusivo ha coinvolto 18 classi, circa 300 alunni, dagli 8 ai 13 anni, ai quali il Comune ha garantito il servizio del pulmino, per agevolare maggiormente la partecipazione al percorso propedeutico di conoscenza al Santuario.
Il bozzetto presentato dalla classe 5A della scuola primaria Lino Zecchetto, guidata dalla docente Paola Zaupa, ha entusiasmato tutti grazie a un’immagine gioiosa e semplice, capace di comunicare il modo immediato e fresco i valori giubilari. Composto da tre colori primari ‒ giallo, rosso e blu – il logo rappresenta il manto, emblema della protezione mariana, che scende sul santuario e sui portici, intesi come via d’accesso per tutti i pellegrini del mondo. In seguito, il disegno dei ragazzi è stato rielaborato in formato digitale dal giovane grafico Jury Zambon.
Accordo Quadro
14 giugno 2024
ll 7 marzo 2026, il Santuario di Monte Berico giunge a celebrare i 600 anni dalla prima apparizione della Beata Vergine su questo colle, testimoniata da Vincenza Pasini. Così d’intesa tra l’Ordine dei Servi di Maria, la Diocesi, il Comune e la Provincia di Vicenza e la Regione Veneto, in data 14 giugno 2024, nella monumentale Sala del Quadro, è stato siglato l’Accordo Quadro per “l’Anno Giubilare Mariano e della Rinascita”, con “l’intento di promuovere e valorizzare non solo gli aspetti religiosi ma anche quelli sociali, culturali ed economici di tutte le realtà che si interfacciano con questo luogo simbolo della devozione cristiana”.