“Anno Giubilare Mariano e della Rinascita”, firma dell’accordo quadro
Vicenza, 14 giugno 2024 – Il priore di Monte Berico padre Carlo Rossato, il vescovo di Vicenza Monsignor Giuliano Brugnotto, il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin e il sindaco del Comune di Vicenza Giacomo Possamai hanno firmato oggi, nella sala del Refettorio del Santuario Santa Maria di Monte Berico, l’Accordo Quadro per l’ “Anno Giubilare Mariano e della Rinascita” che si celebra nel 2026.
L’inizio ufficiale dell’anno giubilare avverrà il 7 marzo 2026, giorno che ricorda la prima apparizione della Vergine Maria avvenuta a Monte Berico nel 1426. In un tempo di pestilenza che affliggeva il territorio, la Madonna apparì a una umile popolana, Vincenza Pasini, offrendo un’inattesa prospettiva di speranza alla comunità berica e indicando il luogo dove due anni più tardi sorgerà il Santuario.
«”È per rinascere che siamo nati”, ricordano i versi di Neruda, e con questa speranza desideriamo affidare il nostro cammino di comunità a Madre celeste che apparve due volte sul colle e che da seicento anni presiede questo luogo così amato dalla gente, offrendo sostegno, conforto, pace e speranza – ha detto il priore di Monte Berico padre Carlo Rossato –. Per andare incontro alle persone, per far conoscere a molti la storia e il presente della devozione mariana, tra le iniziative giubilari di particolare valenza simbolica, abbiamo avviato le due “Peregrinatio Mariae”, una diocesana già in itinere, e l’altra che raggiungerà nel prossimo biennio i vicentini nel mondo. Merita una particolare menzione il logo dell’Anno giubilare mariano 1426-2026, disegnato dai ragazzi della scuola primaria “L. Zecchetto”, dopo un concorso che ha coinvolto vari istituti scolastici di Vicenza.
«Accogliendo le richieste della popolazione, il vescovo Onisto elesse nel 1978 la Madonna di Monte Berico a patrona principale della Città e della Diocesi di Vicenza. Il legame tra la popolazione e la Madonna di Monte Berico è molto forte perché a Lei si ricorre in occasioni piuttosto difficili – ha dichiarato il vescovo di Vicenza Monsignor Giuliano Brugnotto -. Il 2026, per la Diocesi sarà un anno giubilare in continuità con il Giubileo indetto da papa Francesco con il quale si è invitati a metterci in cammino Pellegrini di speranza. Santa Maria, ci accompagnerà alla Rinascita soprattutto delle comunità cristiane e delle parrocchie aperte alla collaborazione nelle unità pastorali, indebolite dalla recente pandemia, bisognose di ritrovare nuova energia nel ritessere relazioni di viva solidarietà e autentica carità. L’essere pellegrini di speranza in un tempo di rinascita è quanto di più creativo si possa vivere nei prossimi due anni perché è un forte invito a mettere in moto il corpo e lo spirito. L’espressione più eloquente di un tale movimento è rappresentata dal pellegrinaggio, in particolare verso il Santuario, che permetterà di ritrovare il contatto con il creato prendendo consapevolezza delle ferite inferte nel nostro territorio. Il pellegrinaggio fa incontrare anche nuovi compagni di “cammino” e richiede di trovare un rinnovato stile di vita».
«Monte Berico ed il sul Santuario sono simboli non solo di grande storia e testimonianze, ma di fede autentica e vissuto quotidiano – ha commentato il presidente della Regione del Veneto Luca Zaia -. I 600 anni del Santuario proiettano questo luogo, con forza, verso il futuro. Un cammino di fede, ma che abbraccia anche un contesto più ampio legato alla promozione del territorio, del turismo religioso, dei percorsi di pellegrinaggio sui luoghi più importanti della cristianità in Veneto. Vogliamo cogliere l’occasione, con la Diocesi, il Santuario ed il Comune, per investire ancor più nell’accoglienza dei fedeli e dei visitatori, promuovendo lo sviluppo di servizi e accoglienza diffusa nel nostro territorio, nel segno della devozione Mariana».
«E’ un evento che rappresenta i valori della vicentinità, una carità concreta, solidale, che si appresta ad accogliere i fedeli provenienti da tutto il mondo – è intervenuto il presidente della Provincia di Vicenza Andrea Nardin -. Da questo Santuario, sotto al manto della Madonna, si irradiano tanti percorsi di spiritualità, che conducono a luoghi di interesse religioso e devozionale del territorio vicentino. Mi piace ricordare che dalla piazza antistante il Santuario di Monte Berico, dal balcone che si protende verso la città di Vicenza, si vedono le Prealpi Venete e si vedono i sacrari vicentini che sono rappresentati anche nello stemma della Provincia di Vicenza. Quasi un abbraccio delle nostre montagne a protezione della Madonna di Monte Berico e delle migliaia di pellegrini che ogni anno visitano il Santuario e che di certo aumenteranno in occasione dell’Anno Giubilare Mariano e della Rinascita».
«Oggi abbiamo presentato l’accordo quadro per celebrare degnamente i 600 anni dalla prima apparizione della madonna qui a Monte Berico, i 600 anni del nostro Santuario. L’idea è di mettere in campo tantissime inizative, cammini, convegni, mostre, momenti di aggregazione, di spiritualità e di riflessione per rinsaldare il legame tra il santuario e la città. Sono attese milioni di persone che potranno conoscere non soltanto questo luogo ma anche la città di Vicenza e il tutto il nostro territorio e pertanto cercheremo, in questo perido che anticipa la ricorrenza, di organizzare un’accoglienza adeguata» – ha concluso il sindaco Giacomo Possamai.
Il provvedimento prevede un impegno comune nel dare vita, in occasione dei 600 anni della prima apparizione mariana a Monte Berico, ad una serie di iniziative volte a promuovere l’attrattività del Santuario e a favorire il turismo religioso e culturale creando sinergia con il territorio di riferimento e con i luoghi del mondo dove è viva la devozione collegata al Santuario.
L’obiettivo dell’Accordo Quadro è di organizzare diverse iniziative celebrative, anche di natura culturale e sociale, che sanciscano il forte legame che da secoli lega il Santuario mariano all’intero territorio vicentino e regionale, in previsione del 2026, per ribadire lo stretto legame che esiste tra il Santuario e la città e generare una reale opportunità per porre le basi di una rinascita intesa come ripresa sociale ed economica non solo di Vicenza ma anche delle altre realtà che si interfacciano con la città.
L’intenzione è di sviluppare il turismo religioso-culturale per creare una sinergia tra Santuario e città che rappresenterà un momento di ulteriore occasione per tutto il territorio vicentino per raccontarsi e per promuoversi. Pertanto le azioni previste saranno volte a sostenere la valorizzazione e promozione del turismo culturale-religioso nelle sue diverse declinazioni: cammini, pellegrinaggi, itinerari in luoghi dello spirito, percorsi di valorizzazione. Ci si impegnerà per promuovere attività sinergiche per la realizzazione di momenti di incontro ed eventi di carattere sociale e culturale fra cui mostre, convegni e incontri. L’intenzione poi è di proporre itinerari di conoscenza e valorizzazione dei luoghi di culto presenti nel territorio e delle opere d’arte in essi custodite.
All’interno dell’Accordo Quadro è prevista l’istituzione di una Cabina di regia, in cui sono rappresentati tutti gli enti sottoscrittori, con il compito di assicurare il coordinamento delle azioni da intraprendere in vista della speciale ricorrenza; la cabina di regia opererà in collaborazione con tre comitati consultivi con funzione istituzionale, scientifica ed esecutiva. Nel dettaglio, la Cabina di regia sarà composta da due rappresentanti per ciascun ente firmatario che interverranno a titolo gratuito: la Regione del Veneto, la Provincia di Vicenza, la Città di Vicenza, la Diocesi di Vicenza e il Convento della Basilica di Monte Berico.
La Cabina di Regia sarà coadiuvata da tre comitati consultivi, che verranno individuati con decreti sindacali, su designazione dei componenti della Cabina di regia. Il coordinatore potrà coinvolgere nelle riunioni soggetti rappresentativi di associazioni di categoria ed esperti. Inoltre la Cabina di regia potrà dotarsi di una struttura operativa di supporto, che potrà essere impegnata nella realizzazione diretta di alcune delle iniziative previste.
L’Accordo Quadro prevede, infine, l’adozione di specifici atti, protocolli o accordi attuativi per regolare le diverse collaborazioni da porre in essere, nei quali saranno disciplinati gli aspetti di natura organizzativa e di apporto di risorse umane e materiali, di attrezzature, nonché dell’eventuale partecipazione finanziaria alle singole iniziative.