Origini
ll santuario di Santa Maria di Monte Berico nasce in seguito a due apparizioni mariane, avvenute il 7 marzo 1426 e il 1° agosto 1428, sul colle a sud della città di Vicenza, a quel tempo coltivato con vigne e frutteti, ma privo di insediamenti religiosi e civili.
La Madonna apparve a una donna anziana e di umili origini: Vincenza Pasini (1356 ca. – 1431). Consegnò a questa testimone un messaggio di speranza, in un momento storico in cui tutto il territorio vicentino, per più di un ventennio, veniva flagellato da ondate continue della peste. Per ritrovare la luce della speranza, chiese alla città tramite donna Vicenza – come veniva chiamata per secoli la veggente – di impegnarsi nella costruzione di una chiesa a lei dedicata nel luogo delle apparizioni.
La prima pietra venne posta dal vescovo Pietro Emiliani il 25 agosto 1428. In origine ci fu un sacello di piccole dimensioni, costruito nell’arco di soli tre mesi. Il convento nacque subito dopo, nel 1429, per rendere possibile la custodia permanente del luogo sacro, meta da subito dei pellegrinaggi.
Sviluppo nei secoli
La devozione mariana a Monte Berico ebbe una costante crescita nel corso dei secoli e, assieme al flusso dei pellegrini, aumentò progressivamente la dimensione dello spazio liturgico. A cominciare dal primitivo sacello, che corrisponde probabilmente all’odierno presbiterio, già nel XV secolo si attuarono importanti allargamenti della chiesa gotica.
Nel 1578, il celebre architetto Andrea Palladio, in seguito a un voto della città, ampliava il tempio con una grande navata quadrata. Oggi non abbiamo alcuna traccia tangibile di tale intervento, perché demolito nel 1688, in occasione della costruzione dell’edificio barocco. In realtà, quest’ultimo ricalca, in scala maggiore, l’idea palladiana che si basa sull’innesto tra le due parti del tempio, antica e moderna, in corrispondenza dell’altare della Madonna, attraverso l’apertura di un arco trionfale nella parete nord del corpo gotico.
Generazione dopo generazione, il santuario continua a crescere in bellezza grazie all’affetto dei religiosi custodi del luogo, dei vicentini, nonché di numerosi pellegrini di ogni dove, che attraverso molteplici segni della loro devozione – ex voto e donazioni – esprimono la propria partecipazione a una storia sempre viva e fresca, dove la Madonna non smette mai di accogliere sotto il manto della misericordia tutte le persone bisognose della sua carezza spirituale.
Custodi
I Primi religiosi incaricati a custodire il santuario mariano, sorto nel 1428, erano i cosiddetti Brigidini, appartenenti all’Ordine del Santissimo Salvatore di Santa Brigida, che rimasero a presidio per circa sette anni.
Dopo il ritiro di questa iniziale comunità, si insediarono il 1° giugno 1435 i Servi di Maria della congregazione dell’osservanza, giunti da Brescia guidati da fra’ Antonio da Bitetto.
Si narra che questo frate ebbe una chiamata mistica della Madre di Dio, durante la preghiera notturna nella sua cella, che gli indicò di recarsi a Vicenza per offrire una guardiania sicura e amorevole al tempio mariano. La stessa chiamata risuona ancora nei cuori dei frati di Monte Berico, che da quella lontana data continuano a custodire il santuario, sia in tempi di pace che nelle avversità.